Oggi Indie Pop Italia ha il piacere di intervistare un artista davvero interessante. Zoizi è un cantautore classe 90, nato a Tirana e cresciuto a Modena, dove ha cominciato a suonare in varie rock band locali, prima di cominciare a scrivere i suoi primi brani inediti. Nel 2019 ha esordito con il singolo “Pazzo di te” ed ha aperto cinque concerti di Francesco Renga. Lo scorso gennaio ha pubblicato l’inedito “Odore”, già in rotazione radiofonica dal 13 marzo. Partiamo subito e buona lettura a tutti!
Ciao Zoizi, innanzitutto complimenti per il bellissimo brano “Odore” che è stato molto apprezzato anche dai lettori di Indie Pop Italia Magazine. Vuoi presentarci un po’ questo singolo?
Odore è il mio inno generazione per quelli nati nel 1990 come me . L’ odore della borsa di un’ amica in certe serate mi faceva sentire più vivo che mai e ho provato a parlare di come siamo venuti su noi che oggi abbiamo 30 anni. Forse gli ultimi ribelli romantici prima che il mondo cambiasse le regole del gioco.
Nel 2019 hai avuto l’opportunità di aprire 5 concerti di Francesco Renga. Raccontaci un po’ quest’esperienza.
Esperienza pazzesca . 2000 persone davanti a me nei teatri più belli d italia. Ho imparato tanto sia da un punto di vista tecnico musicale ma soprattutto io come persona. Renga è un artista impressionante. Ho davvero imparato tanto.
Quali sono i tuoi artisti preferiti, e quali hanno influenzato maggiormente la tua musica?
Non ho dei nomi precisi. Neanche dei generi. Mi sono fatto influenzare da tantissima musica diversa. Però, ecco, se parliamo di vecchia scuola italiana ti dico DALLA . Ad oggi ti cito Gazzelle o Calcutta . Facciamo un salto a Manchester e ti dico Oasis e perché no la classica di Yann Tiersen.
Ci racconti un po’ il tuo processo di composizione?
Io scrivo sempre su qualcosa che si è schiantato nettamente sulla mia vita . Faccio fatica ad inventare fatti dal nulla. Poi in realtà è tutto semplice e automatico . Parto da un giro di accordi e il resto viene da se.
Leggendo le tue note biografiche ho visto che hai esordito come cantante in rock band locali. Raccontaci un po’ di questa gavetta!
In realtà ero un batterista in queste rock band. A 15 anni ho studiato batteria poi verso la maggiore età ho ripreso in mano la chitarra perché mi stava salendo la voglia di scrivere le mie storie. Poi la gavettam quella vera da cantante, è cominciata qualche anno dopo in giro per i locali. Mi presentavo sempre con i miei brani in italiano, accompagnato da amici musicisti parecchio rock! Era un bel misto di mentalità . Siamo arrivati a suonare fino in Sardegna. Ci siamo davvero divertiti.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Beh sicuramente voglio cominciare a lavorare al mio primo album da solista e poi più live possibili in giro per l Italia.
Hai altre passioni oltre alla musica?
Lo sport in generale. Sono sempre stato uno sportivo e mi piace seguire gli atleti professionisti a tempo perso.
A te la parola! Chiudi come vuoi!
L unica cosa che conta è la vostra felicità. Magari a volte per arrivarci si soffre un po’, ma quando non hai rimpianti vuol dire che la strada è quella giusta.
È l’ unico consiglio che mi sento di dare, e forse è l’ unico che avrei voluto sentirmi dire tanti anni fa .
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